Il picco di prezzo iniziale per i clienti energetici italiani è arrivato a settembre, quando è costato 654 euro per 1 megawattora (MWh). Da allora, la tariffa spot è scesa e martedì mattina è di 253 euro per kWh, secondo Trading Economics.
Ancora un livello di prezzo che manca di precedenti storici in Italia e nel resto d’Europa. In confronto, il prezzo spot per 1 MWh in Germania, Francia e Spagna è rispettivamente di 203, 404 e 253 euro per MWh. Come altrove in Europa, anche i portafogli dei cittadini italiani sono messi a dura prova dai prezzi elevati dell’energia.
La proposta di martedì per il bilancio dello Stato – in italiano Legge di Bilancio – per il 2023 ha un quadro complessivo di 35 miliardi di euro. Lì, il governo italiano propone di modificare le tasse imposte alle società energetiche, al fine di finanziare sgravi finanziari per i residenti e le imprese del Paese, riferisce La Repubblica.
– Meloni ha detto nella conferenza stampa di presentazione del bilancio che la nuova proposta fiscale porterebbe circa 2,5 miliardi di euro.
La nuova proposta fiscale prevede l’aumento dal 25 al 35 per cento dell’imposta sui superprofitti per le società energetiche. Si propone che l’aumento continui fino alla metà del 2023. Oggi, il volume delle vendite delle società energetiche costituisce la base per l’aliquota fiscale del 25%. Nel nuovo budget cambia la base per l’utile netto delle imprese derivante dall’aumento dei prezzi dell’energia.
Più della metà per sollievo
Del budget di 35 miliardi di euro, 21 miliardi sono previsti per aiutare le famiglie e le imprese, che devono far fronte all’aumento dei prezzi dell’energia. I 21 miliardi andranno ad aggiungersi ai circa 75 miliardi già destinati alla riduzione dei prezzi dell’energia per i residenti in Italia, per far andare avanti l’economia.
Contemporaneamente all’aumento delle tasse sui profitti e allo stanziamento di più soldi per i cittadini, si propone di ridurre i sussidi per il carburante da 0,25 euro al litro a 0,25 euro al litro.
Oltre alle proposte per aumentare l’imposta sugli utili e ulteriore sostegno finanziario alla popolazione, si propone, tra l’altro:
- Continuazione dell’aliquota fissa sul reddito fino a € 85.000 all’anno, pari a poco meno di 900.000 NOK.
- Riduzione dell’imposta sul valore aggiunto sui beni di prima necessità per i bambini.
- Aumento dei pagamenti massimi in contanti da € 2.000 a € 5.000. La Lega, partner di governo della Meloni, ha proposto nella piattaforma del suo partito un aumento di 10.000 euro.
- Ripresa dei lavori per costruire un ponte tra la Sicilia e l’Italia continentale.
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