Ce ne sono altri in arrivo, secondo le autorità spagnole.
Questi numeri sono emessi dal Servizio di Soccorso Marittimo spagnolo:
- Cinque imbarcazioni con a bordo 526 persone sono arrivate a El Hierro, la più piccola e la più occidentale delle isole.
- Inoltre, cinque imbarcazioni sono arrivate a Tenerife e Gran Canaria con poco meno di 400 persone a bordo.
- Altre due imbarcazioni con a bordo circa 150 persone erano in viaggio verso El Hierro venerdì sera.
Le autorità locali hanno riferito venerdì sera alla televisione spagnola che tutti gli infermieri e i medici sono stati allontanati dal loro normale lavoro per far fronte alla situazione.
Allo stesso tempo, l’arcipelago chiede “misure eccezionali immediate” sia alla Spagna che all’Unione Europea.
Le piccole città hanno difficoltà con la capacità.
Il primo ministro delle Canarie Fernando Clavijo ha descritto la situazione come insopportabile.
– Siamo stupiti e inorriditi dal silenzio del governo spagnolo, che sembra del tutto indifferente agli eventi legati all’immigrazione e alle pressioni che subiscono tutte le isole, dice Clavijo.
I leader dell’Unione Europea si sono incontrati venerdì per un vertice informale a Granada, in Spagna. Qui, l’afflusso di richiedenti asilo, soprattutto verso l’isola italiana di Lampedusa, era in cima all’agenda.
VG ha visitato Lampedusa all’inizio di questo autunno. Leggi la storia “Il cimitero del mare” qui.
L’immigrazione è la sfida più grande che l’Unione Europea si trova oggi ad affrontare. Molti di loro hanno chiesto una politica europea comune sulla distribuzione e sulle spese dei migranti.
Per questo motivo, questa settimana il Consiglio dei ministri dell’UE ha adottato una nuova carta sull’asilo.
L’accordo prevede norme più rigorose e uniformi.
Attraverso i cosiddetti accordi di solidarietà obbligatoria, tutti i paesi si impegnano ad accogliere una certa percentuale di richiedenti asilo.
Tuttavia, i paesi possono scegliere di pagare invece.
La via di fuga verso le Isole Canarie viene utilizzata più frequentemente a causa dei controlli più severi nel Mediterraneo.
Questa rotta marittima verso la Spagna è molto pericolosa. Pertanto, i naufragi sono comuni.
Nei primi sei mesi dell’anno su questa strada hanno perso la vita complessivamente 951 persone.
È quanto mostrano i dati dell’Organizzazione umanitaria spagnola Caminando Fronteras.
Tra gennaio e settembre sono arrivati alle Isole Canarie quasi 15.000 rifugiati. Secondo le autorità spagnole si tratta di circa il 20% in più rispetto allo stesso periodo del 2022.
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