Jalali ha precedentemente lavorato come ricercatore in medicina dei disastri presso il Karolinska Institutet fuori Stoccolma. Quando visitò l’Iran nel 2016 per tenere una conferenza, i servizi di sicurezza del paese lo arrestarono.
L'anno successivo, un tribunale iraniano lo condannò per aver fornito informazioni su due scienziati nucleari iraniani al servizio di intelligence israeliano Mossad. Entrambi i ricercatori furono successivamente liquidati.
Jalali è stato condannato a morte e ha ottenuto la cittadinanza svedese nel febbraio 2018.
Devo contattare la famiglia
Amnesty International teme che il 52enne venga ora giustiziato in risposta alla decisione di un tribunale svedese di questa settimana di confermare la condanna all'ergastolo per l'iraniano Hamid Nouri.
Sono segnali molto inquietanti, afferma Maja Aberg di Amnesty International.
Venerdì, a Jalali è stato permesso di contattare la sua famiglia dal carcere, cosa che Amnesty International teme sia un brutto segno.
– Gli è stato permesso di chiamare. Spesso bisogna chiamare a casa subito prima di un'esecuzione, dice Aberg.
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Sentenza di morte definitiva
La telefonata è avvenuta dopo che un rappresentante della magistratura iraniana ha visitato il carcere, per informarli che la condanna a morte era definitiva.
L'attore deve aver fatto riferimento anche alla condanna all'ergastolo di Nouri in Svezia.
Lo scorso luglio, un tribunale svedese ha condannato Nouri, 62 anni, per aver torturato e ucciso prigionieri politici nel carcere di Gohardasht in Iran, dove aveva lavorato negli anni '80. Martedì il suo appello è stato respinto tra le forti proteste dell’Iran.
Presunta confessione
Venerdì la televisione statale iraniana ha anche mostrato un filmato di propaganda in cui Jalali avrebbe ammesso di aver spiato la telecamera.
– E' molto inquietante. Quando le autorità iraniane lo fanno, spesso è segno che un’esecuzione è in preparazione. È un modo per giustificare quello che stai facendo al popolo iraniano, dice Aberg.
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