Movimento HouthiGli Houthi, che controllano circa il 30% dello Yemen, compresa la capitale Sanaa, sono stati chiari nel suo discorso.
Continueranno ad attaccare le navi nel Mar Rosso, finché non verrà raggiunto un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e non sarà consentito l’ingresso degli aiuti umanitari.
Giovedì notte, una nave commerciale sarebbe stata colpita da un missile lanciato dallo Yemen.
Si dice che l'esplosione sia avvenuta poco dopo che gli Houthi avevano annunciato di aver lanciato missili contro una nave americana in rotta verso Israele.
Secondo quanto riferito dal Comando di Difesa degli Stati Uniti, le forze statunitensi hanno abbattuto dieci droni Houthi giovedì notte.
Si dice anche che gli Stati Uniti abbiano attaccato una stazione di controllo a terra nello Yemen.
I droni abbattuti devono essere stati inviati in direzione di navi mercantili e della marina americana nel Mar Rosso.
Inoltre, si dice che la nave da guerra statunitense USS Carney abbia abbattuto un missile inviato da un’area controllata dagli Houthi nello Yemen, nonché tre droni iraniani.
Attacchi e tensioni sono aumentati nel Mar Rosso dallo scoppio della guerra tra Hamas e Israele. Gli Houthi hanno affermato di voler colpire principalmente le navi dirette verso Israele, o quelle legate a Israele.
Furono colpite anche le navi di proprietà norvegese.
La nave Strinda, diretta in Israele, è stata colpita da un missile lo scorso dicembre. Inoltre, la nave cisterna MS “Swan Atlantic” è stata attaccata da un drone. La nave è di proprietà della compagnia norvegese di navi cisterna chimiche Inventor Chemical Tankers.
Le spedizioni sono diminuite di un terzo
Temendo attacchi, molte compagnie di navigazione hanno ora cambiato rotta, viaggiando invece intorno all’Africa. Altre società includono la compagnia di spedizioni di container danese Mærsk.
Ci vuole molto più tempo e costa di più. Soprattutto le merci provenienti dall'Asia stanno subendo ritardi, che colpiscono anche i consumatori norvegesi.
Ciò ha avuto di conseguenza gravi conseguenze per l’economia globale e ha ritardato il commercio.
Secondo il Fondo monetario internazionale, il trasporto di container nel Mar Rosso è diminuito di circa un terzo dall’inizio dell’offensiva Houthi.
Per questo motivo a dicembre gli Stati Uniti hanno costituito la cosiddetta Red Sea Protection Alliance, ma con l’obiettivo di garantire un traffico sicuro lungo la nota rotta commerciale.
Sanzioni ed espulsioni
All’operazione partecipano Regno Unito, Bahrein, Canada, Francia, Italia, Paesi Bassi, Seychelles e Spagna. La Norvegia ha contribuito fino a dieci ufficiali di stato maggiore.
L'operazione è stata chiamata “Guardiano della prosperità”, velstandsverje in norvegese.
Gli Stati Uniti e la Gran Bretagna hanno lanciato per la prima volta un contrattacco contro la milizia Houthi il 12 gennaio e hanno imposto sanzioni agli Houthi. Anche gli Stati Uniti hanno visto il gruppo sostenuto dall’Iran rientrare nella lista dei terroristi.
Il movimento Houthi ha risposto espellendo gli operatori umanitari americani e britannici dallo Yemen, un paese che fa affidamento interamente sul sostegno umanitario.
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