Le aspettative di tagli dei tassi di interesse nella zona euro stanno spingendo i titoli azionari europei a livelli record.
Le azioni europee si avviano verso guadagni per l’ottava settimana consecutiva. Pertanto, il terreno è pronto per la serie di vittorie più lunga dal 2018, scrive Bloomberg.
Secondo l'agenzia di stampa, l'ottimismo è alimentato dalle aspettative di tassi più bassi nella zona euro nei prossimi mesi.
Venerdì mattina alle 11 l'indice Stoxx Europe 600 era in rialzo dello 0,12%. Ma il mese scorso è aumentato del 3,78%, dopo aver stabilito diversi record nelle ultime settimane.
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Ecco come appaiono i principali indici europei alle 11:00:
- A Francoforte l'indice DAX è salito dello 0,26%.
- L'indice FTSE 100 di Londra è salito dello 0,13%.
- A Parigi l'indice CAC40 è salito dello 0,25%.
- L'indice IBEX 35 di Madrid è salito dell'1%.
- L'indice FTSEMIB di Milano è salito dello 0,53%.
Acquisizione da un miliardo
Secondo Bloomberg, i titoli delle telecomunicazioni e dell’auto in particolare stanno contribuendo a risollevare il mercato azionario europeo.
Le azioni di Swisscom, la più grande azienda di telecomunicazioni della Svizzera, sono aumentate di oltre il 2,6% dopo aver concluso un accordo per l'acquisto di Vodafone Italia per 8,7 miliardi di euro. Ciò corrisponde a più di 100 miliardi di corone norvegesi al tasso di cambio odierno.
L'azienda prevede di fondere Vodafone con la sua filiale italiana Fastweb Reuters.
Anche le azioni Vodafone hanno ricevuto una spinta dall'acquisizione, salendo del 4,3% alle 11:00. Altri titoli del settore delle telecomunicazioni stanno seguendo l'esempio, con Nokia e Telcom Italia entrambi in rialzo, secondo il fornitore di dati Infront.
Tra i titoli automobilistici, si è registrato un rialzo per Volkswagen, Renault e Porsche Automobile, tutti cresciuti di oltre l'1%.
Camminata in equilibrio
La Banca Centrale Europea ha alzato i tassi di interesse al 4% nel settembre dello scorso anno. Da allora è rimasto lì, al livello più alto mai raggiunto dalla banca.
Gli investitori europei stanno ora cercando di bilanciare le aspettative di tagli dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea a giugno, con una serie di numeri forti provenienti dagli Stati Uniti, scrive Bloomberg.
Giovedì, i prezzi alla produzione statunitensi sono risultati più forti del previsto, e i dati sull’inflazione per febbraio, pubblicati all’inizio di questa settimana, sono stati leggermente superiori al previsto.
La domanda chiave è quando le banche centrali inizieranno a tagliare i tassi di interesse, ma per farlo hanno bisogno che l’inflazione rimanga bassa, dice a Bloomberg Luis Garcia, gestore di portafoglio presso Mapfre ER.
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