venerdì, Novembre 22, 2024

I giovani agricoltori in Italia vogliono la fine della politica climatica dell'UE – documento

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Bertina Buccio
Bertina Buccio
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Agricoltori italiani in un convoglio di trattori su una strada statale a Orte, poche miglia a nord di Roma, il 31 gennaio 2024. Fotografia: Andrew Medicini/AP/NTB.

Parti della rivoluzione contadina emergente in Italia dipendevano da un movimento di contadini nuovo, spontaneo e autodiretto. Agricoltori più giovani Senza collegamenti con le organizzazioni agricole esistenti che si chiamano Riscatto Agricolo – che significa più o meno “liberazione dell’agricoltura” in norvegese.

Come primo dei dieci punti, il movimento chiede “una revisione completa della politica agricola dell’UE” e la definisce “estremismo ambientale a scapito dell’agricoltura e dei consumatori”, scrive. AgroNotizieÈ una rivista elettronica italiana specializzata in notizie agricole.

Secondo il giornale Svezzare da Riscatto Agricolo trasformerà il Green New Deal dell’Unione Europea nel Green New Deal dell’Unione Norvegese, che mira a ridurre a zero le emissioni nette di gas serra entro il 2050.

Il movimento, che vuole che gli agricoltori siano “rispettati, compresi e valorizzati”, menziona anche una serie di altre questioni tradizionali legate alla lotta degli agricoltori italiani, ma è abbastanza nuovo che la fine della politica climatica dell’UE sia una richiesta chiave degli agricoltori.

Riscatto Agricolo non è stato pigro in questi giorni. Martedì il movimento ha manifestato in 14 diverse città delle cinque regioni Lombardia, Toscana, Umbria, Sardegna e Lazio, quest'ultima dove si trova Roma.

I giovani agricoltori hanno bloccato anche le uscite autostradali, non ultima la A1 a Orte a nord di Roma, importante snodo per il traffico tra la capitale e le regioni Umbria e Marche. Azioni simili si sono svolte nella Valle del Salto in provincia di Rieti, a Orvieto in Umbria, in Val di Chiana e Navaccio in Toscana.

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Avenir ritiene che la richiesta di annullare la politica climatica sia politicamente debole, il che non lascia al movimento grandi possibilità di vincere su questo punto. Il quotidiano italiano scrive che tra i dirigenti delle organizzazioni esistenti della vita lavorativa italiana è ancora diffusa l'opinione secondo cui “ognuno deve fare la propria parte nella transizione verso un'economia sostenibile”.

La sostenibilità della “transizione verde” non sembra aver ancora raggiunto l’agenda politica. Il Financial Times ha recentemente rivelato che i documenti interni emessi dalla Commissione Europea stimano il costo della politica climatica fino al 2050 a circa 1.500 miliardi di euro, ovvero circa 1.500 miliardi di euro. 17.000 miliardi di corone norvegesi ogni anno.

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