La maggioranza dei norvegesi, il 42,3%, ritiene che la partecipazione di Israele all’Eurovision non dovrebbe influenzare la scelta della Norvegia di partecipare al concorso musicale internazionale dell’11 maggio di quest’anno.
Lo dimostra un recente sondaggio condotto da InFact per conto di Nettavisen. L’indagine è stata condotta il 2 maggio attraverso interviste spontanee, a cui hanno risposto 1.106 norvegesi.
Leggi anche: Il divieto dell’Eurovision provoca reazioni: – Tragico
Netavesen ha anche chiesto a febbraio se la Norvegia dovesse ritirarsi se Israele non fosse stato bandito. Da allora, la percentuale di coloro che credono che la partecipazione di Israele non dovrebbe avere voce in capitolo è leggermente aumentata, mentre la percentuale di coloro che vogliono il ritiro della Norvegia è leggermente diminuita.
Maggioranza contraria al “no”
Nell’ultimo sondaggio, il 42% degli intervistati ha affermato che la Norvegia non dovrebbe ritirarsi a causa di Israele, mentre il 33% ritiene che dovremmo farlo. Il 24% ha risposto: “Non lo so”.
Nel sondaggio precedente i tassi di risposta erano rispettivamente del 38, 39 e 22%.
Mentre tra le donne c’è una piccola maggioranza di “sì”, gli uomini che hanno risposto al sondaggio avevano una netta maggioranza a favore del “no” sulla questione se la Norvegia dovesse ritirarsi.
Il 52% degli uomini ritiene che la Norvegia dovrebbe partecipare, mentre il 29%, invece, ha opinioni negative. Tra le donne che hanno risposto, il 36% ritiene che la Norvegia dovrebbe ritirarsi, mentre il 32% non è d’accordo.
Il sondaggio di InFact mostra che le persone nel nord della Norvegia sono le più negative riguardo all’impegno norvegese con Israele.
Cosa intendi? Invia la tua risposta nella casella di voto qui sotto:
Posto controverso
La partecipazione di Israele al concorso di musica tradizionale è controversa a causa della guerra in corso a Gaza.
Negli ultimi mesi in molti ne hanno chiesto la messa al bando a causa della guerra, e molti degli artisti che parteciperanno hanno espresso la loro insoddisfazione per la presenza israeliana. Il contributo della Norvegia, il GATT, affermava, tra le altre cose, che permettere a Israele di partecipare era visto come un problema.
L’Unione europea di radiodiffusione (EBU), da parte sua, è stata chiara sul fatto che l’Eurovision non è un evento politico e a metà marzo ha dato il via libera a Israele per il concorso canoro.
A causa del conflitto, sabato 11 maggio a Malmö, in Svezia, sono previste grandi manifestazioni in occasione della finale dell’Eurovision e la polizia svedese ha annunciato ampie misure di sicurezza.
“Specialista del web. Avvocato freelance del caffè. Lettore. Esperto di cultura pop sottilmente affascinante.”