Nel 2018, l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha introdotto un pacchetto tariffario contro le merci cinesi per un valore di circa 300 miliardi di dollari, che l’attuale presidente Joe Biden e la sua amministrazione hanno analizzato per diversi anni.
Martedì della prossima settimana l’amministrazione Biden dovrebbe annunciare un aumento dei dazi doganali su una serie di beni rinnovabili provenienti dalla Cina.
Il nuovo pacchetto tariffario di Biden includerà un aumento di quattro volte delle tariffe sulle auto elettriche cinesi, dal 25% al 100%.
Inoltre, su tutti i veicoli importati negli Stati Uniti verrà imposta una tassa del 2,5% in aggiunta ai dazi doganali.
Questo è stato scritto da diversi media, tra cui: Il giornale di Wall Street E Financial Times.
Prima dell’annuncio, molti titoli cinesi di veicoli elettrici erano crollati alla Borsa di New York. Venerdì le azioni Nio e BYD sono scese del 3% e del 2%.
Pile e metalli
La decisione, che arriva dopo una revisione durata un anno delle tariffe precedenti, è stata divisa tra i consulenti economici di Biden.
Il segretario al Tesoro Janet Yellen chiede da tempo di tagliare le tasse sui beni di consumo e di aumentarle invece sui settori strategici dopo le preoccupazioni che la Cina possa inondare il mercato con fonti energetiche rinnovabili a basso costo.
Oltre alle auto elettriche, gli Stati Uniti aumenteranno anche le tariffe sui metalli critici, sulle batterie e sui prodotti dell’industria solare provenienti dalla Cina. L’amministrazione Biden vuole inserire gli Stati Uniti nella transizione verde, con un aiuto limitato da parte delle energie rinnovabili cinesi.
Il giornale scrive che un portavoce del ministero degli Esteri cinese ha condannato questi piani e ha affermato che la Cina farà tutto il necessario per difendere i propri diritti e interessi.
Corsa presidenziale
Le imminenti elezioni presidenziali americane avranno probabilmente un impatto importante sulla decisione di Biden sul nuovo pacchetto tariffario.
Trump ha avvertito che l’industria automobilistica americana si troverebbe ad affrontare un bagno di sangue se perdesse a novembre, dopo aver dichiarato nella sua campagna elettorale che intendeva imporre tariffe del 60% o più su tutte le importazioni cinesi.
I due candidati presidenziali, quasi identici secondo gli ultimi sondaggi d’opinione, dovrebbero recarsi alle urne nel novembre di quest’anno.
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