Nella famosa città portuale italiana di Portofino non solo il caldo ma anche l’atmosfera tra la gente del posto è bollente.
Adesso è caccia agli impianti di climatizzazione illegali, scrivono diversi media tra cui loro Il Guardiano.
“In alcuni casi, le persone hanno accettato di visitare i loro vicini, non per una visita amichevole, ma per poter fare irruzione e scattare foto delle strutture da inviare alla polizia”, scrive il quotidiano britannico.
Portofino si trova in un parco nazionale e qualche anno fa era completamente vietato posizionare i condizionatori sui tetti e appendere all’esterno degli edifici chiari.
“Il matrimonio del decennio”: – Grandi differenze
Si tratta di preservare i valori storici architettonici e culturali.
Ma con l’arrivo dell’estate le regole si sono un po’ allentate. Puoi ottenere strutture purché ti assicuri di ottenere il permesso e assicurati che siano posizionate saggiamente.
E si dice che i vicini si prendano cura l’uno dell’altro.
La polizia segue
La polizia controlla costantemente se qualcuno ha violato le regole e ha allestito strutture.
Da gennaio a maggio sono state segnalate 22 installazioni abusive su diversi tetti e terrazze. Da giugno sono state registrate altre 15 temperature.
Un giornale italiano scrive che qualcuno ha cercato di nascondere le loro strutture dipingendole pallide LaStampa.
Caldo estremo: allarme per i norvegesi
– Caldo a luglio e umido ad agosto. Non vogliamo che le persone soffrano e perdano il sonno perché ora dipendiamo tutti dall’aria condizionata. Ma Portofino si trova in un parco nazionale regionale e ci sono delle regole che dobbiamo rispettare, dice il sindaco Matteo Viagava.
Grande multa
Coloro che allestiscono strutture illegali e non seguono gli ordini della polizia saranno perseguiti e multati fino a 500.000 corone norvegesi.
Tuttavia, Viacava afferma che la maggior parte dei casi sono stati risolti e non vi è alcuna intenzione di multare le persone.
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