Prima di diventare il Signore degli Anelli, Sauron era il Re della Lunga Paglia.
“Il Signore degli Anelli
“L’Anello del Potere” – Stagione 2
- Con: Morfydd Clarke, Charlie Vickers, Markella Cavenagh, Robert Aramayo, Daniel Wyman e altri.
- Una serie fantasy americana composta da otto parti
- Creatori della serie: J.D. Payne e Patrick MacKay
- Su Amazon Prime a partire da giovedì 29 agosto
La prima stagione di “Rings of Power” si è aperta in modo promettente.
Ma piĂą velocemente di quanto tu possa tossire Gollum La storia si è dissolta in diverse “coincidenze” simili a Scooby-Doo. Che si concluse con la rivelazione che Halbrand si chiamava anche Sauron.
Potrebbe esserci stata un po’ di paura nei confronti di JRR Tolkien e Peter Jackson nella sala di scrittura. E l’ansia di Jeff Bezos nella sala di produzione. Inoltre alcune preoccupazioni riguardo al fatto di non essere adatti alle famiglie Abbastanza.
Questa seconda stagione è più fiduciosa. Purtroppo.
Guarda il trailer qui:
La storia è ancora basata su tre o quattro paragrafi di Tolkien e l’espressione deve essere conforme ai contratti conclusi con la Fondazione Tolkien. NO Relativo ai film di Peter Jackson. Ovviamente lo fa comunque, ma la serie sembra assolutamente fantastica.
Allo stesso tempo, gli appassionati di Tolkien piĂą conservatori continueranno ad essere liberi di scoprire il loro Balrog interiore.
Comprese “coincidenze” piĂą convenienti che fanno svelare il puzzle narrativo.
Lo stesso Tolkien era noto per la sua leggendaria precisione e precisione, il che significava che non finiva quasi nulla.
Hai chiaramente imparato qualcosa da questo qui.
Tuttavia, si sarebbe dovuto guardare di piĂą a ciò che spinge i personaggi, a come parlano tra loro e non tra loro, e non ultimo al numero di personaggi poco interessanti e alle linee d’azione appropriate in un episodio di 75 minuti.
Sauron (Charlie Vickers) è scusato. NĂ© Galadriel (Morfydd Clark) nĂ© Elrond (Robert Aramayo) creano piĂą fuochi d’artificio emotivi. Durin IV (Owain Arthur) è una delle poche persone credibili sulla Terra e ha un padre sempre piĂą pazzo da invidiare.
Tom Bombadil (Rory Kinnear) è, ovviamente, una grata eccezione.
La regista Charlotte Brandström usa la nuova musica di Jens Kidman (Meshuggah) nei titoli di coda invece della passione di Jackson per Enya e Ed Sheeran almeno mostra la volontà di Qualcosa vari.
Allo stato attuale, la serie affronta la stessa sfida di tutti i prequel: sappiamo chi sopravviverĂ . Sappiamo cosa accadrĂ .
La differenza sta nel modo in cui lo rendi emozionante. “Better Call Saul” riesce a portare a termine il compito al massimo grado. Tuttavia, “House of Dragons” ha un approccio diverso rispetto a “Il Trono di Spade”.
“Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere”, come viene chiamato in inglese, non ha titoli piĂą lunghi e piĂą crudi di entrambi.
Sentirti come se non sapessi veramente cosa vuoi e in generale stai cercando di diffondere questa incertezza è assolutamente terrificante.
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