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Se non facciamo di più per salvare il clima.
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osiamo? Per dire che ci sono segni nel tempo? Le inondazioni nella Germania occidentale – nel mezzo dell’Europa sviluppata – hanno richiesto centinaia di vite. Ondate di calore completamente fuori controllo stanno investendo la costa occidentale degli Stati Uniti e del Canada. Nella città di Lytton vicino a Vancouver, ad esempio, sono stati misurati 49 gradi e 6 gradi Celsius. Non solo in Occidente, ma anche in Oriente, le cose stanno peggiorando. Che una città come Mosca ha sperimentato un caldo record quest’estate, e in Siberia i grandi incendi annuali, che ogni anno bruciano regioni grandi quanto interi paesi europei, perché le temperature negli ultimi anni sono state quasi alte come a Lyton. Che un posto come il Madagascar ha vissuto una siccità record, e quindi milioni sono minacciati di morire di fame.
A est, a ovest, a nord e a sud. Sta andando all’inferno. Sia in prima, seconda e terza elementare, se non facciamo qualcosa di drammatico adesso. Diciamo ancora che siamo nella stessa barca. Il cambiamento climatico causato dall’uomo colpisce tutti noi, anche se colpisce i più poveri. Ma nemmeno “noi” siamo esenti dall’Inferno. Gli incendi intorno a città come Vancouver e Seattle colpiscono i ricchi in Canada e negli Stati Uniti, così come le inondazioni nella Germania occidentale, che ora hanno raggiunto anche l’Austria e il Belgio. Anche nel Finnmark e in Lapponia quest’estate si sono registrate temperature solide. Gli incendi fuori controllo dovrebbero arrivare anche qui, come hanno fatto – a ben guardare – solo tre stagioni fa?
Tutti i segni dell’epoca Richiede lavoro. Si tratta quindi di un’iniziativa tempestiva ora da parte dei parlamentari di diversi paesi per un Green New Deal globale. Faranno pressioni sui loro consigli nazionali per mettere insieme un piano congiunto per una nuova economia verde in vista della conferenza sul clima delle Nazioni Unite, COP26, a Glasgow all’inizio di novembre.
quella parlamentare Anche comunicare oltre i confini nazionali per accertare fatti e formulare una politica comune è un segno dei tempi. Ma finora, la crisi climatica non ha spostato gli elettori nella misura in cui lo fece il movimento operaio 100 anni fa in Europa. Invece, la politica verde, e poco di essa, è stata ripresa dai partiti da sinistra a destra.
Se uno ignora Trombe, poi ci sono elementi di politica verde nella stragrande maggioranza dei partiti nelle democrazie. La Germania – dopo le alluvioni – alle elezioni di settembre potrebbe diventare un Paese dove il clima muove davvero gli elettori. Ma lì, i Verdi si sono resi così duri con se stessi che la candidata alla cancelliera Annalena Barbock è stata sorpresa a tradire il suo curriculum. Ma forse l’alluvione potrebbe comunque spostare i confini politici?
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