Il Corriere Tello Sport ritiene che in Italia valga ancora la regola che un calciatore con il defibrillatore non può giocare ai massimi livelli, ma la stella danese dell’Inter può tornare in campo in Italia.
Tutti ricordiamo il crollo, la ripresa, l’unità danese, un mondo di calcio unito e il pollice di Eriksen dal letto d’ospedale. L’importante è che, sebbene Ericsson possa sopravvivere e vivere una vita piena, Dane ha dedicato la sua vita soprattutto a giocare a calcio ai massimi livelli.
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Quindi la domanda che viene posta è: è possibile tornare indietro – dove. Il manager dell’Inter Inzaki inizialmente ha annunciato che Ericsson aveva lasciato la porta aperta per il suo ritorno.
Il 29enne è dotato di un defibrillatore sottocutaneo senza eguali – un dispositivo che invia un impulso elettrico per correggere i ritmi irregolari – i giocatori non sono montati e il calcio italiano è bandito, secondo le regole stabilite dall’Associazione Italiana Calcio FIG.
Adesso però c’è la speranza che Ericsson possa tornare a giocare con l’Inter in Italia.
“Le ipotesi sono diverse nel caso di Ericsson”, ha detto a Courier Tello Sport Ricardo Capado, creatore del defibrillatore sottocutaneo wireless e capo della European Cardiac Arrhythmia Society.
“Non abbiamo tutte le informazioni della sua anamnesi per capire cosa sia successo, non abbiamo nemmeno informazioni sulla defibrillazione avvenuta sul campo.
«Certo, il problema era serio. Questo è un problema serio e ha molte cause.
“O uno è già lì. Se si tratta di miocardite infiammatoria (che può verificarsi dopo il recupero da COVID-19), potrebbe tornare in campo. O se è un problema di elettroliti.
“Se la causa dell’infiammazione può essere identificata, potrebbe essere reversibile”.
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