Il Partito popolare cristiano ha deciso domenica che la Norvegia dovrebbe indagare sul potenziale dell’energia nucleare e chiedere di fermare l’elettrificazione della piattaforma continentale norvegese. Il National Meeting ritiene che anche l’elettrificazione di Melkoya dovrebbe essere rinviata.
Secondo l’NTB, all’incontro nazionale della KrF c’era grande scetticismo sul nucleare, ma la proposta è stata comunque adottata.
– Il KrF vuole che il governo istituisca un comitato che assicuri che le autorità di regolamentazione e di concessione delle licenze siano pronte ad avviare la produzione di energia nucleare in Norvegia, afferma la decisione della riunione nazionale del partito.
Kjell Ingolf-Robstad ha descritto il dibattito come “impegnativo, ma molto importante”. L’energia nucleare è un’alternativa che non distrugge la natura e contribuisce al crescente bisogno di energia, ritiene l’ex leader della legge sulla protezione civile.
– Non credo che si possa nemmeno escludere l’energia nucleare. Questo è un importante contributo a lungo termine al mix di cui abbiamo bisogno per l’energia verde. Non è rinnovabile, è vero, ha detto Robstad dal podio, ma è energia non fossile.
Il governo Store ha ripetutamente detto no al nucleare, perché ritiene che il nucleare sia troppo costoso. Questo è un discorso strano, perché ci sono iniziative private che chiedono di partire dal nucleare senza sovvenzioni. Forse è proprio la mancanza di richieste di sovvenzioni a rendere così ostinato il governo Store.
Trond Mohn vuole avviare centrali nucleari in Norvegia
Non per sostenere il potere
Il KrF ha anche deciso di interrompere l’elettrificazione dei rack.
Molti di coloro che sono stati coinvolti nella discussione hanno sottolineato che questo è stato semplicemente un lavaggio ecologico dell’impegno ambientale della Norvegia, poiché il gas risparmiato dalle compagnie petrolifere è stato esportato non bruciato per generare elettricità per la piattaforma e poi bruciato altrove.
Il partito osserva che l’implementazione dell’elettrificazione costerà circa 50 miliardi di corone norvegesi, mentre allo stesso tempo beneficerà della produzione di elettricità da terra per 15 terawatt, circa il 10 percento del consumo totale norvegese.
KrF ritiene che anche gli impatti della cattura e dello stoccaggio del carbonio debbano essere rivalutati.
Isola del latte
Un’altra buona notizia è che KrF ha deciso di rinviare il progetto di elettrificazione dell’impianto a gas Equinor a Melkøya.
L’elettrificazione di Malakoya dovrebbe essere ritardata fino a quando non saranno valutate e stabilite soluzioni energetiche stabili. La cattura e lo stoccaggio del carbonio devono essere prima valutati, secondo la decisione di KrF di domenica.
Ultimamente KrF sta andando male nei sondaggi, con sondaggi molto al di sotto del limite massimo. Sarà interessante vedere se un tocco di buon senso nella politica climatica avrà qualche effetto positivo.
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