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I numerosi vantaggi della guida elettrica hanno inizialmente accelerato lo sviluppo in Norvegia.
I ricercatori dell’Università del Nord, in collaborazione con ricercatori italiani, hanno analizzato le ragioni alla base delle scelte automobilistiche in Norvegia e Italia.
Sia la Norvegia che l’Italia sono agli estremi nell’adozione dei veicoli elettrici. La Norvegia è in testa. L’ufficio statistico norvegese ha scritto all’inizio di quest’anno che il 21% di tutte le autovetture norvegesi sono completamente elettriche. Le auto elettriche rappresentano almeno i tre quarti delle vendite di auto nuove nel mercato delle autovetture in quasi tutti i comuni del Paese.
I ricercatori volevano trovare correlazioni che mostrassero come i diversi strumenti politici influenzano la scelta o meno di una guida a emissioni zero.
La loro ricerca mostra che gli atteggiamenti e le esperienze contano, ma gli incentivi incorporati negli strumenti politici hanno quasi tutto da dire.
Prezzo, carburante e chilometraggio
I ricercatori hanno esaminato tutti i tipi di automobili e si sono concentrati sui prezzi al dettaglio, sui costi energetici e sul chilometraggio.
Nello studio si è concluso che la grande differenza tra Norvegia e Italia nel numero di auto elettriche sulle strade è dovuta principalmente alla politica automobilistica.
La differenza è così grande che i ricercatori raccomandano cambiamenti politici. Questo affinché l’Italia e altri paesi possano seguire l’esempio e passare a tecnologie più rispettose dell’ambiente.
Le finanze pesano molto su di lei
In Norvegia, quando i dati del sondaggio sono stati raccolti nel 2021, le auto elettriche detenevano una quota di mercato dell’86,2%.
In Italia la cifra corrispondente è stata solo del 4,6%. Oggi la quota di mercato dei nuovi veicoli elettrici in Norvegia è ancora più elevata.
Non c’è dubbio che la Norvegia sia il paese leader al mondo in termini di percentuale di automobilisti che scelgono di utilizzare auto elettriche. Rispetto ad altri paesi, questo ci offre interessanti opportunità per verificare l’atteggiamento dei proprietari con esperienza d’uso e non solo intenzioni, dice Terje Matthiessen.
Il ricercatore ritiene che l’indagine sottolinei l’importanza di condurre più ricerca e sviluppo politico. Questo per favorire la transizione verso una mobilità a basse emissioni. Ridurrà le emissioni di gas serra provenienti dal settore dei trasporti.
“Questo studio fornisce preziose informazioni su come gli incentivi economici come le agevolazioni fiscali, le infrastrutture di ricarica, il parcheggio gratuito, l’uso dei corridoi di trasporto pubblico e le norme culturali sono collegati e influenzano la scelta dell’auto”, afferma.
riferimento:
Mariangela Sciorano e altri: Determinanti della scelta automobilistica in Italia e Norvegia: un confronto basato su scelte rivelate e segnalate. Ricerca nel settore e nella gestione dei trasporti2023. Doi.org/10.1016/j.rtbm.2023.101041
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