venerdì, Novembre 22, 2024

Da quanto tempo vivi a casa con i tuoi genitori?

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Ernesto Conti
Ernesto Conti
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Qui vivono a lungo con i genitori.

Gli italiani hanno un nome per questo; “bamboccioni”. Si riferisce ai bambini più grandi e agli adulti che non vogliono lasciare il nido, ma restano a casa con i genitori. Ma l’Italia non è proprio la peggiore della classe.

La notizia che una donna italiana di 75 anni è andata in tribunale per sfrattare i suoi figli ormai adulti è diventata virale all’inizio di questo mese, accendendo ancora una volta i riflettori sul numero crescente di donne e uomini che vogliono restare nelle loro case d’infanzia dopo la laurea. Con lo studio e la giovinezza.

Una donna di 75 anni e madre di Pavia si è rivolta al tribunale per far uscire di casa i suoi figli di due anni (di 40 e 42 anni).

Entrambi i figli lavoravano e la madre cercava da tempo di convincerli a cambiare da soli, ma nessuno dei due la ascoltava, ha raccontato al processo. Custode.

Era anche stanca del fatto che i figli non facessero nulla per la famiglia in termini di soldi o lavori domestici. L’esito del caso fu che la madre fece confermare dal giudice l’ordinanza di sfratto per i due “Bamboccioni”.

Possono trovare nuovi posti in cui soggiornare fino al 18 dicembre.

I croati sono molto a casa

Questo fenomeno è sconosciuto in Italia. Può essere tradotto come bambini grandi.

Secondo i dati Eurostat, quasi il 70% degli italiani tra i 18 e i 34 anni vive ancora a casa con i genitori. 72,6% di tutti i maschi e 66% di tutte le femmine. Ciò nonostante il fatto che quasi il 40% di loro abbia un lavoro.

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Tuttavia, i giovani più amanti della casa si trovano in Croazia, dove il 78,2% è rimasto a casa durante l’adolescenza.



Pochissimi in Scandinavia

La media per l’UE nel suo complesso è del 49,4%, e fa impallidire la media dei paesi del Nord. In Svezia, ad esempio, solo il 12,5% dei giovani tra i 18 e i 34 anni è a casa, seguita dalla Danimarca con il 15,5%.

Come sapete, la Norvegia non fa parte dell’Unione europea, ma Eurostat dispone anche di dati provenienti da qui, e siamo ancora dietro ai danesi con una percentuale tra i 18 ei 34 anni del 15,8%.

Senza eccezione, gli uomini che restano a casa erano più comuni in tutti i paesi esaminati.

Una tendenza in aumento

La tendenza è allarmante, dato che in quattro dei cinque paesi con la percentuale maggiore di giovani che vivono a casa, la percentuale è aumentata notevolmente negli ultimi dieci anni.

Croazia da 71,3 a 78,2, Grecia da 62,3 a 71,9, Portogallo da 60,6 a 70,7, Italia da 65,2 a 69,4. Solo la Slovacchia va nella direzione opposta, dove una percentuale compresa tra il 2,9% e il 71,2% ha meno probabilità di vivere a casa.

Nei paesi nordici, la tendenza è invertita, con il 4% in meno di persone che restano a casa rispetto al 2013 in Norvegia e Danimarca, e l’11% in Svezia.

Fonti: Eurostat, The Guardian Grafica: Graphic News

La presente questione è stata pubblicata per la prima volta il 21/11 2023 e aggiornata l’ultima volta il 22/11 2023.

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