Sei anni fa Dimitri Frecano e la fidanzata Erika Preti erano in vacanza a San Tedoro in Sardegna.
Nel bel mezzo della festa, Fricano l’ha uccisa con 57 coltellate.
La colpa è delle briciole nel letto
Fricano è stato arrestato, ma a causa della pandemia il suo processo è stato più volte rinviato.
Quando finì sul banco degli imputati a Torino l’anno scorso, fornì una spiegazione sorprendente per l’omicidio:
I due hanno litigato perché lei è crollata nel letto dell’hotel.
Ciò si è concluso con il basket, dove presumibilmente lo ha colpito alla testa. Poi l’ha pugnalata a morte.
Ha spiegato: sono impazzito.
Rilasciato a breve
Fricano è stato condannato a 30 anni di carcere per l’omicidio, ma è già stato rilasciato, secondo l’agenzia Newsflash.
Un giudice ha deciso che Fricano avrebbe scontato il resto della pena agli arresti domiciliari a casa dei suoi genitori a Biella, in Italia.
Il motivo, secondo il quotidiano italiano, è quello Corriere della Sera Fuma 100 sigarette al giorno e pesa quasi 200 chilogrammi.
“È incompatibile con il sistema carcerario”
Quando è entrato in prigione l’anno scorso, il suo peso era di 113 chilogrammi.
La sua permanenza in prigione significa che ora pesa 195 chilogrammi e ha bisogno di una sedia a rotelle o di stampelle per muoversi.
Poiché il carcere non può fornire una dieta ipocalorica né offrire la possibilità di smettere di fumare, il giudice ritiene che Fricano sia “incompatibile con il sistema carcerario”.
Si ritiene che vi sia un alto rischio che l’assassino sviluppi malattie cardiovascolari se rimane in prigione.
Silenzio dopo la bomba al formaggio integrale
Se ne rammarica amaramente
Il giudice afferma, secondo l’agenzia di stampa, che anche il carcere non dispone dell’attrezzatura necessaria per il trasporto.
Quando Fricano è stato rilasciato martedì ed è tornato dai suoi genitori, ha detto a Pomeregio Cinque TV di essere profondamente pentito dell’omicidio.
– Sono impazzito, ho guadagnato duecento chilogrammi, ha detto nell’intervista.
Rivolte contro la decisione
Gli arresti domiciliari hanno fatto arrabbiare la vittima di omicidio Erika Peretti.
– E’ un peccato, dice il padre Fabrizio Preti al Corriere della Sera.
Non capisce perché Fricano esce dopo appena un anno.
– Niente riporterà indietro la mia bambina, ma per noi il dolore è troppo grande per essere liberato presto, dice.
Dice che gli è stato detto che se Dimitri Fricano fosse passato a una classe di peso più sana, sarebbe tornato subito in prigione.
– Non credo proprio, dice il padre.
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