venerdì, Novembre 22, 2024

Gli Stati Uniti e la NATO pianificano la guerra, ignorando le vittime del terremoto in Turchia e Siria

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Bertina Buccio
Bertina Buccio
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Il disastro del terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria il 6 febbraio è una schiacciante accusa contro il capitalismo globale e il suo oltraggioso spreco delle risorse sociali create dal lavoro umano.

Il terremoto e le sue scosse di assestamento hanno devastato un’area abitata da 25 milioni di persone. Il bilancio ufficiale delle vittime è ora più vicino a 50.000, con almeno 42.000 morti accertati in Turchia e 7.000 in Siria. Ci sono ancora innumerevoli migliaia sepolti sotto le macerie.

Un governatore della zona terremotata in Turchia ha ammesso che il vero bilancio delle vittime nella sola Turchia potrebbe superare i 150.000, rendendo il terremoto uno dei terremoti più mortali della storia moderna.

Questo enorme numero di morti avrebbe potuto essere prevenuto e prevenuto. La scienza e la tecnologia moderne sono a portata di mano per consentire all’umanità di costruire alloggi in grado di resistere anche ai terremoti più potenti, con una perdita minima di vite umane. Durante il terremoto che colpì Fukushima in Giappone nel 2022, con la stessa forza dell’ultimo terremoto tra Turchia e Siria, morirono solo quattro persone.

Tuttavia, a causa del terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria nel 2023 sono morte più persone rispetto ai grandi terremoti che hanno scosso la stessa regione nel 1759 o nell’847, ognuno dei quali si stima abbia causato circa 20.000 vittime. L’ultimo terremoto noto in questa regione che probabilmente ha causato più morti si è verificato nel 526, quando si stima che un quarto di milione di persone abbia perso la vita.

Perché i terremoti mietono ancora decine o centinaia di migliaia di vite e lasciano milioni di senzatetto nel freddo gelido, nonostante gli enormi progressi della tecnologia e dell’industria dai tempi dell’Impero Romano?

La risposta è che i governi capitalisti sperperano enormi risorse in guerra e morte, ignorando le necessità più urgenti. I governi e le aziende considerano non redditizio il lavoro salvavita di costruire alloggi resistenti ai terremoti e vengono quindi ignorati. Questo fatto è chiaramente illustrato dagli aiuti annunciati dalle potenze della NATO alle vittime del terremoto, versando miliardi di dollari in una guerra con la Russia che ha portato il mondo sull’orlo di un conflitto nucleare.

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