venerdì, Novembre 22, 2024

Guardia costiera italiana accusata di rimpatrio di migranti in Libia – doc

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Ernesto Conti
Ernesto Conti
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L’ONG tedesca Sea-Watch sostiene che la guardia costiera italiana ha riportato in Libia circa 30 migranti irregolari dopo che erano stati “salvati” alla fine di aprile.

Acqua Libica

La Guardia Costiera italiana ha negato le accuse e la Guardia Costera di Roma afferma che le affermazioni di Sea-Watch secondo cui la nave “Grimstad” registrata alle Bahamas stava rimpatriando migranti in Nord Africa sono infondate.

I migranti sono stati scortati nella zona di ricerca e soccorso libica sotto la responsabilità delle autorità libiche. Di conseguenza, la nave ha consegnato i migranti alle autorità libiche fuori dalla città portuale di Juitina.

Sea-Watch ha assistito nella “operazione di salvataggio” con il loro velivolo di sorveglianza Seabird. Dopo l’operazione, l’ONG ha affermato che il dovere della nave, secondo il diritto internazionale, era quello di portare i migranti in un porto sicuro.

Dopo il bombardamento della Libia da parte della NATO, Sea-Watch ritiene che la situazione instabile la renda inadatta al rimpatrio dei migranti.

Nome della nave dal suono norvegese

Uno Cerca la nave “Grimstad” con il nome dal suono norvegese ci porta a chiamare C6WG9. I risultati suggeriscono che la nave, lunga 240 metri, sia stata recentemente in acque libiche e appartenesse al suo armatore. Spedizione Grimstad Singapore con indirizzo c/o Polyar Tankers AS, Rådhusgaten, Oslo.

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