Lo dice il suo avvocato norvegese, Bringar Melling NRK.
Nel 2019 Krekar è stato condannato a 12 anni di carcere in Italia per complotto terroristico a Bolzano. Nel marzo 2020 è stato estradato in Italia.
Il caso è stato appellato. Ma un ricorso contro la sentenza è stato respinto nel luglio dello scorso anno, dopo che Krekar era stato estradato in Italia.
Ora la Corte Suprema italiana doveva decidere se poteva essere processato in Italia, per quello che aveva fatto mentre era in Norvegia.
Hanno concluso che poteva.
critico
Oggi TV 2 ha rilasciato un’intervista a Vittorio Plati, l’avvocato italiano di Krekar. Critica il fatto che Krekar non sia mai stato condannato per terrorismo in varie udienze in Norvegia, mentre in Italia è stato condannato a 12 anni di carcere in tre udienze.
– Ciò è dovuto all’incapacità della magistratura norvegese di evidenziare e rivelare prove sufficienti o le sentenze italiane si basano su una base probante errata? Questo è qualcosa a cui possiamo rivolgerci in un possibile nuovo round nella magistratura italiana, racconta Plati a TV 2.
Krekar si trova ora nel carcere di massima sicurezza di Pancale in Sardegna, dove sta scontando la pena detentiva solo il più famoso detenuto italiano. I detenuti sono principalmente mafiosi con condanne lunghe e detenuti condannati per terrorismo.
Ha presentato ricorso a Strasburgo
Krekar vive in Norvegia da quasi 30 anni, ma è stato espulso definitivamente dalla Norvegia per motivi di sicurezza nazionale.
Tuttavia, le autorità norvegesi non sono state in grado di inviare Krekar nel suo nativo Iraq per paura di torture ed esecuzioni lì.
Berengar Melling afferma che presenteranno ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo.
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