capo Questo è un leader. L’editore esprime la posizione del giornale.
Per due dei comuni di Agder, Kvenisdal e Fleckfjord, abbiamo dato ai lettori la loro opinione su chi dovrebbe diventare sindaco. A Kvensdal, il risultato è relativamente chiaro: la maggior parte delle persone vorrebbe che Per Sverre Kvnlog (KrF) fosse il più grande leader politico del comune. Ha ricevuto il 34 percento dei quasi 2.000 voti totali espressi. Arne Rygh (Frp) ha ottenuto il 24% dei voti, mentre Ahmet Lindov (AP) è arrivato terzo con il 17% dei voti.
Nel FLEKKEFJORD la situazione è molto più chiara. Il sindaco in carica, Torbjørn Klungland (Frp), ha attualmente il 69 per cento dei voti. Sigurd Brueghel (H) ha l’8% dei consensi, mentre Arne Berkedal (KrF) ha il 7% dei voti. Quasi 3.000 persone hanno votato. Questo conta come una valanga elettorale, se i numeri sono reali. E in una certa misura lo sono. Questi sono i voti dei partecipanti che siedono su un voto ciascuno. Non era come in passato che si potevano radunare persone in tutto il paese. In questo senso ci sono, è vero, con qualche margine di errore, numeri che ci dicono parecchio sull’umore.
È un punto che il sindaco in carica otterrà sempre qualche voto in più. Alla gente non piace il cambiamento. Vorrebbero avere un file. Ma va detto che raggiungere il 69 per cento dei voti è molto più alto di quanto ci si potrebbe aspettare. Questo dà un altro segnale ai politici che non sono in alcun modo legati al numero di voti e consensi. È vero che l’ufficio del sindaco e i comitati delle bande sono in gran parte decisi attraverso trattative a porte chiuse. Pensiamo che sia fondamentalmente sbagliato. Sarebbe ragionevole che il sindaco fosse scelto in base al numero di voti – non il sondaggio più meritevole, ma il numero di voti ricevuti dal miglior candidato individuale. Allora gli elettori avranno più influenza su chi dovrebbe dirigere il club del sindaco.
A nostro avviso, si dovrebbe cercare di rivitalizzare la politica locale e le elezioni locali trovando modi alternativi per eleggere un sindaco. Un’idea potrebbe essere che chi ottiene più voti abbia anche la responsabilità di trovare la maggioranza, in modo che il rispettivo sindaco abbia influenza politica. Proprio quest’ultimo è stato per quattro anni il problema di Clungland, eletto sindaco quasi per caso.
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