Il fiume nella Bosnia ed Erzegovina orientale è una delle perle d’Europa. Le acque limpide e color smeraldo di solito attirano canoisti da tutto il continente.
Ma negli ultimi anni, il fiume Drina è stato afflitto da un sacco di spazzatura dopo che le persone vi hanno scaricato ogni genere di cose strane ea causa delle troppe piogge e delle inondazioni che trasportavano rifiuti.
Negli ultimi giorni nella regione si sono verificate forti piogge, a seguito delle quali diverse tonnellate di rifiuti sono defluite da discariche mal organizzate e si sono depositate come una coltre sul fiume Drina.
– Non solo è un grande rischio per l’ambiente e la salute, ma anche una grande vergogna per tutti noi, afferma Diane Fortola dell’organizzazione ambientale locale Eco Centar Visegrad. Sky Notizie.
– Nessuna capacità
Fertola stima che potrebbero essere necessari fino a sei mesi per rimuovere la spazzatura.
– La discarica locale non ha nemmeno la capacità di trattare i rifiuti urbani in città. Dice che la discarica della città brucia sempre.
Le forti piogge e il clima insolitamente caldo della scorsa settimana hanno causato lo straripamento di diversi fiumi e laghi in Bosnia, Serbia e Montenegro, allagando le aree circostanti e costringendo molte persone a lasciare le proprie case.
Tutto da barili, elettrodomestici, bottiglie di plastica e vecchi pneumatici galleggia nel fiume e viene raccolto in una recinzione vicino alla città di Visegrad.
Si stima che negli ultimi giorni si siano accumulati circa 10.000 metri cubi di rifiuti, secondo Sky News.
Il flusso d’acqua nell’area sta ora iniziando a diminuire.
– Ma sfortunatamente l’enorme quantità di spazzatura non si è fermata, dice Furala.
– scioccante e disgustoso
problema diffuso
Nel 2021, Visegrad ha anche lottato con enormi quantità di rifiuti nel fiume Drina.
Ogni anno, da Drina vicino a Visegrad vengono rimossi tra i 6.000 e gli 8.000 metri cubi di rifiuti.
Sebbene la situazione qui sia la più estrema, la raccolta di plastica e altri rifiuti è un problema nei fiumi di tutti i Balcani.
Gli attivisti ambientali bosniaci sottolineano che un mucchio di rifiuti a Visegrad è diventato un sito di rifiuti regionale non ufficiale, secondo Sky News.
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