L’Artico è sempre stato considerato una regione vergine. Tuttavia, l’indagine ha rivelato la trasmissione a lunga distanza di inquinanti nella regione. È stato istituito un programma per monitorare l’inquinamento ei suoi effetti sull’ambiente nell’estremo nord e sulla salute umana.
Un recente studio pubblicato sulla rivista specializzata Scienze ambientali e tecnologia ambientaleDescrive gli obiettivi dell’iniziativa scientifica denominata Programma di monitoraggio e valutazione dell’Artico (AMAP), frutto della cooperazione scientifica e politica nel campo dell’inquinamento ambientale e dei cambiamenti climatici.
Il programma, realizzato dall’Arctic Council, mira a coinvolgere organizzazioni di popolazioni indigene e nazioni artiche (Canada, Danimarca/Groenlandia, Finlandia, Islanda, Norvegia, Russia, Svezia e USA) per intrecciare conoscenze scientifiche e locali sui temi legati all’inquinamento minacce alle regioni settentrionali.
Lo studio sottolinea il “contributo fondamentale alla comprensione dei rischi di inquinanti organici persistenti (POP), mercurio, radioattività e inquinamento da idrocarburi”.
Secondo il documento, la portata dei risultati scientifici del programma è “evidente”, poiché i dati hanno svolto un ruolo chiave nello stabilire accordi internazionali come la Convenzione di Stoccolma delle Nazioni Unite sugli inquinanti organici persistenti e il Trattato di Minamata delle Nazioni Unite. “Ha ridotto i livelli di inquinamento non solo nell’Artico, ma anche in tutto il mondo”.
Cooperazione internazionale ‘forte’
Inoltre, il proposto programma di monitoraggio e valutazione dell’Antartide (AnMAP) sta cercando competenze AMAP, espandendo così l’impatto del programma oltre il suo scopo originale. “Nonostante le sfide della condivisione dei dati e dell’accesso alle aree di monitoraggio geografico, AMAP rimane fedele al suo impegno per migliorare il monitoraggio dell’Artico e la disponibilità dei dati della ricerca a reti e accordi internazionali”.
Con l’Artico in rapida evoluzione, aggiunge lo studio, il ruolo del programma nel promuovere la collaborazione in corso e lo sviluppo di proposte politiche basate sulla scienza è più importante che mai. “In questo senso, AMAP è un potente esempio del potenziale della cooperazione internazionale per affrontare le sfide globali e promuovere la pace e la prosperità attraverso la scienza”.
I ricercatori hanno affermato che la sistematica collaborazione scientifica e politica del programma ha contribuito al riconoscimento, alla comprensione e alla mitigazione dell’inquinamento ambientale e del cambiamento climatico nell’Artico. “Non solo i loro sforzi hanno portato a significative riduzioni dell’inquinamento nell’Artico, ma hanno anche influenzato accordi globali e ispirato iniziative simili in altre regioni”, conclude il documento.
“Lettore. Appassionato di viaggi esasperatamente umile. Studioso di cibo estremo. Scrittore. Comunicatore. “