venerdì, Novembre 22, 2024

Il sostegno all’Unione europea raggiunge il livello più alto in un quarto di secolo

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Bertina Buccio
Bertina Buccio
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Bruxelles (Affenposten): Alcuni si aspettavano un’ondata di nuovi ritiri dall’Unione Europea dopo l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea. Finora non vi è alcuna indicazione in merito.

Secondo nuovi dati, il 67% dei cittadini dell’UE ritiene che il paese in cui vivono abbia tratto benefici dall’adesione all’UE. In Norvegia, l’opposizione all’adesione all’UE rimane massiccia.

  • Øystein Klofstad-Langberg

Il 60% dei cittadini europei ritiene che l’adesione all’UE sia una “cosa positiva”. Si tratta del livello più alto di aiuti UE dal 1993, secondo il Barometro Europeo semestrale del blocco.

L’indagine è stata condotta dall’agenzia elettorale Kantar Public tra 27.601 cittadini dei 28 paesi dell’Unione Europea.

Il 13% ha affermato di ritenere che l’adesione sia una “cosa negativa”, mentre il resto è neutrale o non lo sa.

I risultati diventano più chiari quando ai cittadini viene chiesto se il paese in cui vivono ha vinto o perso l’adesione all’UE. Quindi il 67% ha risposto di aver ottenuto il livello più alto da quando questa domanda è stata posta per la prima volta nel 1983.

I nuovi dati si aggiungono a una serie di sondaggi che hanno mostrato un crescente sostegno all’UE e alla cooperazione europea sulla scia della Brexit e dell’elezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti.

Diverse questioni chiave, tra cui l’accordo con l’Iran e le sanzioni commerciali, hanno portato a un rapporto infuocato tra Europa e Stati Uniti e hanno rafforzato le forze che credono che l’UE dovrebbe assumersi maggiori responsabilità per la sua politica di difesa, estera e di sicurezza. Inoltre, il ritmo dell’economia europea è molto più rapido e il tasso di disoccupazione è molto più basso rispetto a qualche anno fa.

Grandi crepe

I numeri del Barometro europeo rivelano ampi divari tra ciascun paese individualmente. La percentuale di coloro che pensano che l’adesione all’UE sia una “cosa positiva” è più alta in Lussemburgo (85%), Irlanda (81%) e Germania (79%), ma il sostegno è elevato anche nei paesi vicini.

In Danimarca, il 76% è a favore dell’adesione all’UE, il livello più alto dall’inizio dei sondaggi negli anni ’70. Centro di ricerca danese Europa Conferma Il sostegno storico all’UE non significa un cambiamento nello scetticismo tradizionalmente forte dei danesi nei confronti del trasferimento di più potere a Bruxelles. È ancora al di sopra della media UE.

L’Italia è tra gli scettici

All’estremità opposta della classifica ci sono Repubblica Ceca, Croazia e Italia. Tra gli italiani, solo il 39% ritiene che l’adesione all’UE sia una cosa positiva.

Ciò rappresenta un cambiamento significativo rispetto alle misurazioni effettuate negli anni ’80 e ’90, quando l’Italia era tra i paesi europei più positivi nei confronti dell’UE.

L’economia italiana ha registrato una crescita modesta negli ultimi vent’anni e l’euroscetticismo è stato predominante nelle elezioni parlamentari italiane di marzo. Dopo lunghe trattative, i due partiti populisti, che hanno criticato l’Unione Europea e l’euro, sono sul punto di formare un governo in Italia.

Tanti nuovi partiti in Europa

Un’analisi del Parlamento europeo mostra che dal 2013 sono stati creati nell’UE più di 70 nuovi partiti e movimenti. 43 di loro avevano rappresentanti eletti nei parlamenti nazionali, molti dei quali da partiti e politici affermati.

L’Eurobarometro mostra che la maggior parte degli europei vede questa tendenza in modo molto positivo. Il 53% concorda sul fatto che “nuovi partiti e movimenti politici possono trovare nuove soluzioni in modo migliore”, mentre il 34% non è d’accordo. Nel frattempo, il 38% ritiene che tali partiti rappresentino una “minaccia per la democrazia”, mentre il 50% ritiene che non lo siano.

Nessun cambiamento in Norvegia

Sebbene il sostegno all’UE sia aumentato al di fuori dell’Europa, né Trump, né la Brexit né una crescita più forte dell’economia europea sono riusciti a spostare le opinioni dei norvegesi sull’adesione della Norvegia all’UE in una direzione o nell’altra.

La Norvegia non è inclusa nella misura dell’euro dell’UE, ma YouGov conduce misurazioni regolari in cui è inclusa la Norvegia. Nel sondaggio di aprile, il 68% ha detto che adesso voterebbe “no” al referendum, mentre il 16% ha detto che voterebbe “sì”. Il resto non lo sa o non voterà, il che è coerente con altri sondaggi condotti negli ultimi quattro anni.

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