La Commissione europea ha avviato un procedimento contro l’Italia e altri sei paesi europei per deficit sproporzionati, hanno riferito gli italiani Media.
Ora inizia un processo per gli Stati interessati che si tradurrà in autunno in impegni sul ripristino forzato del pareggio dei conti. Dopo le misure previste, il comitato proporrà raccomandazioni al Consiglio riguardo alla riduzione del deficit durante lo studio sul bilancio del prossimo autunno. In particolare, la Commissione europea ha avviato una procedura sui deficit sproporzionatamente elevati in Italia, Francia, Belgio, Ungheria, Malta, Polonia e Slovacchia.
“Le misure di violazione non sono una novità, erano ampiamente previste, e lo avevamo già detto un anno fa, d’altronde con il deficit causato dalle misure straordinarie in forte espansione non era certo possibile immaginare di restare sotto il 3%”. Lo ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Ha detto che il governo italiano sta già lavorando per ridurre la spesa.
Durante la crisi del Corona virus, il Patto di stabilità è stato sospeso, consentendo ai paesi di aumentare il proprio debito. Non sono state la politica di lockdown e tutte le conseguenti restrizioni a spingere verso l’alto i livelli di debito di questi paesi, con grande gioia del capitale finanziario.
Ma ora è entrata di nuovo in vigore e la Commissione europea agita la frusta.
Secondo il Patto di Stabilità, il deficit e il debito pubblico devono essere mantenuti rispettivamente entro il 3% e il 60% del Pil.
Secondo i dati Eurostat, alla fine del 2023, undici paesi – tra cui l’Italia – avevano un deficit superiore al 3%. L’Italia è stata la più alta nell’UE con il 7,4%, e la Commissione stima che scenderà al 4,4% nel 2024 per poi risalire al 4,7% nel 2025 (senza alcun cambiamento di politica). Il rapporto debito/Pil nel 2023 era pari al 137% del Pil, ben più del doppio di quanto richiesto dal Patto di stabilità. Secondo le proiezioni decennali, il rapporto debito pubblico/Pil aumenterà costantemente fino a circa il 168% del Pil nel 2034.
È assolutamente impossibile per l’Italia ritornare al livello del 60% a meno che l’economia non venga completamente distrutta.
Questo dimostra molte cose.
Ciò dimostra ancora una volta la portata del disastro che la politica di lockdown ha causato all’economia nazionale. Ciò dimostra che l’Unione Europea è completamente fuori controllo. Non c’è dubbio che la Banca Centrale dell’Unione Europea sia in grado di ripristinare la dittatura che esercitava quando ha spodestato Berlusconi, ma ciò non porterà a creare alcun miracolo economico. Inoltre, la NATO chiede maggiori spese militari.
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