Un manifesto affisso in un luogo pubblico nella regione di Tambov – che si trova a circa 40 miglia a sud di Mosca – è stato diffuso nei giorni scorsi da diversi media stranieri. Il poster mostrerà una mappa del “Nuovo Impero di Russia”.
Secondo l’attuale mappa, il futuro impero della Russia comprenderà il territorio dell’ex Unione Sovietica, così come i paesi di Finlandia, Grecia, Mongolia, Alaska ed ex Jugoslavia.
– Ti insegniamo ad amare la tua patria, – dice il poster appeso al muro del centro educativo locale.
Mappa pazzesca
Lo storico militare e autore Chris Owen ha discusso la mappa su X, precedentemente nota su Twitter, definendola “storicamente imprecisa”.
– La mappa sembra essere intesa come un misto della vecchia Unione Sovietica e del vecchio Impero russo, che includeva l’Alaska fino al 1867. Tuttavia, è in qualche modo storicamente accurata: la Grecia e l’ex Jugoslavia non erano sotto il dominio russo o sovietico, Owen scrive.
Lo dice al quotidiano finlandese Margareta Zavadskaya, ricercatrice senior presso il Foreign Policy Institute Prossimo che la mappa è probabilmente un “brutto scherzo”.
– Questa è una mappa folle che sembra molto scandalosa – un brutto scherzo imperiale anche per gli standard russi, dici.
Zavadskaya ritiene che la mappa sembri irrealistica e porti il marchio della “propaganda russa e di un pio desiderio irrealistico”.
Toro alle vecchie mappe
Anche la mappa è stata discussa in precedenza Russia orizzontale 7×7un quotidiano regionale indipendente e una piattaforma di blog per la Russia nordoccidentale.
Secondo il giornale, i patrioti russi si rivolgono sempre più alle vecchie mappe. Sempre a maggio, Valery Zorkin, capo della Corte costituzionale federale russa, ha portato a Vladimir Putin una vecchia mappa del XVII secolo per suggerire che l’Ucraina non esisteva come paese da 350 anni.
7×7 è stato uno dei vincitori Premi multimediali gratuiti nel 2019. Il premio viene assegnato dalle istituzioni Fritt Ord e ZEIT-Stiftung – che definiscono il quotidiano regionale “un progetto indipendente di media e solidarietà di base che pubblica notizie, progetti di giornalismo investigativo, rapporti professionali, commenti e blog”.
I premi sono arrivati ”a sostegno di quei giornalisti e organi di stampa che si rifiutano di arrendersi nonostante le rappresaglie e le difficoltà finanziarie”, secondo lui parola libera.
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