– Molti non ricevono alcun reddito da più di un mese e non hanno idea di quando potranno tornare al lavoro. Se lo Stato non interviene presto per aiutare queste famiglie, la mafia fornirà i suoi servizi e prenderà il controllo della vita delle persone.
Lo ha detto al quotidiano britannico Nicola Gratteri, investigatore antimafia e capo della procura di Catanzaro Guardiano.
Colpisce 3,3 milioni di persone
Nelle ultime settimane sono emersi video di note bande mafiose che consegnano beni essenziali agli italiani in difficoltà finanziarie. Ciò sarebbe avvenuto nelle regioni meridionali più povere di Campania, Calabria, Sicilia e Puglia.
Si stima che le conseguenze del lockdown in Italia colpiscano 3,3 milioni di persone che lavorano in nero. Un milione di loro vivrà nel sud del Paese. È stato riferito che i piccoli negozianti hanno subito pressioni affinché offrissero cibo gratis, e in alcune zone la polizia sta pattugliando i supermercati per prevenire i furti.
Il ministro dell’Interno italiano Luciana Lamorgese ha affermato dopo le prime rivolte che la mafia potrebbe trarre vantaggio dalla crescente povertà, entrando e reclutando persone nelle proprie organizzazioni. Oppure quando inizierai a distribuire pacchi alimentari gratuiti contenenti pasta, acqua, farina e latte. Si tratta di un vecchio trucco dei criminali italiani, secondo il Guardian.
– I leader mafiosi ritengono di avere il controllo sulle loro città. Questi leader sanno molto bene che per governare le città devono prendersi cura delle persone della zona. Lo fanno sfruttando la situazione a proprio vantaggio. Agli occhi della gente, un presidente che bussa alle porte e offre cibo gratis è un eroe. Allora il presidente sa di poter contare sul sostegno di queste famiglie quando necessario, quando la mafia, ad esempio, sponsorizza un politico che promuove i loro interessi criminali, dice Nicola Gratteri.
La polizia è più visibile
Poiché la mafia ha iniziato a distribuire cibo gratuitamente, la polizia ha lavorato negli ultimi giorni per diventare più visibile nelle zone più povere di Napoli. Lì diverse persone legate alla mafia camorristica avrebbero organizzato consegne a domicilio di pacchi alimentari.
In un’altra città del Sud, il fratello del presidente di Cosa Nostra, secondo La Repubblica, ha distribuito cibo alla gente di uno dei quartieri più poveri della città.
Ma è importante ricordare che le mafie non sono solo organizzazioni criminali, sono anche organizzazioni che vogliono consolidare il loro potere su territori e mercati, dice al Guardian Frederius Varese, professore di criminologia all’Università di Oxford.
Queste distribuzioni fatte dalla mafia non sono regali. La mafia non fa niente perché fa piacere. Sono servizi che tutti, in un modo o nell’altro, devono pagare, dice Varese.
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