Man mano che Android diventa più modulare, diventa possibile per Google aggiornare più sistema operativo tramite Google Play e quindi indipendentemente dal tasso di implementazione del fornitore del dispositivo.
Ora Google ha sfruttato questa opportunità Per fornire supporto per un metodo nuovo e presumibilmente migliore per il recupero delle informazioni DNS (Domain Name System), ovvero DNS su HTTP/3. I dispositivi attivi con Android 11 e versioni successive dovrebbero già avere l’aggiornamento installato.
In sostanza, vengono inviate richieste e risposte DNS non crittografate. Ciò ha portato al supporto di molti sistemi operativi e browser per l’invio di richieste tramite connessioni crittografate. Ciò presuppone che venga utilizzato solo un servizio DNS che lo supporta.
opzioni crittografate
Già nel 2017 Google ha iniziato a sperimentare DNS su TLS (DoT) in Android. La tecnologia è stata proposta come standard Internet l’anno precedente ed è diventata una parte essenziale della funzionalità DNS privato con Android 9.
Uno svantaggio di DoT è che ci vuole più tempo per stabilire una connessione per ogni query a causa degli incrementi stringere la mano, rispetto al DNS non crittografato. DNS over HTTPS (DoH), un protocollo alternativo che si sta diffondendo, non riduce di per sé questo tempo di connessione esteso in misura particolare. Ma se il Ministero della Salute utilizza il protocollo HTTP/3 relativamente nuovo, secondo Google è diverso.
veloce
HTTP/3 utilizza il protocollo di trasporto QUIC (Quick Internet Connections over UDP), che, tra le altre cose, può riprendere le connessioni precedenti senza dover rinegoziare tutto, come dovrebbe fare un DoT. La maggior parte dei dispositivi invia tutte le richieste DNS allo stesso server.
Inoltre, Google afferma che il DNS su HTTP/3 può essere più efficiente del normale DNS, se la connessione non è affidabile. Ciò è dovuto ai meccanismi di controllo del flusso di QUIC che possono notificare a entrambe le parti se un pacchetto non viene ricevuto. Con un DNS tradizionale, il tempo di andata e ritorno completo previsto della query viene utilizzato come base per quel timeout prima che il pacchetto venga ritrasmesso.
Maggiori dettagli su DNS su HTTP/3 e relativi risultati dei test sul campo sono disponibili all’indirizzo Questo blog.
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