Quattro persone sono state confermate morte dopo quattro gravi frane a Troms questa settimana.
Due dei morti erano turisti stranieri.
Uno di loro è Matteo Cazzola, 35 anni, vicentino, nel nord Italia.
⚫️⚫️⚫️ Seguì con molta apprensione la vicenda della gravita #falanga Che ieri a #Norvegia Ecco un successo nelle nostre nostre corregionali, compresi i cinque vicentini.
Sono profondamente colpito dalla perdita del 35enne Matteo Cazzola, e tutto il mio faccio le mie condoglianze. 🙏🏼 pic.twitter.com/YuAnwZiDt4
– Luca Zaia (@zaiapresidente) 1 aprile 2023
Il presidente della regione Veneto, da cui Matteo è originario, ha scritto su Twitter di porgere alla famiglia le più sentite condoglianze.
Era dotato di airbag
Mateo faceva parte di un gruppo itinerante di otto persone, ma solo cinque di loro erano in montagna quel fatidico giorno.
Sono arrivati in Norvegia ea Legen sabato scorso e avrebbero dovuto restare lì per una settimana.
– I primi giorni sono passati molto bene, Matteo mi ha mandato le foto dei loro viaggi, il tempo è stato eccezionale, racconta Giulio Cazzola, e continua:
– Ma giovedì c’era un metro e mezzo di neve e non sono usciti. Venerdì, invece, hanno deciso di andare in montagna, anche se c’era un allarme rosso sulla loro posizione.
È quanto ha dichiarato al quotidiano italiano il padre di Matteo, Giulio Corriere del Veneto.
Secondo il padre, Mateo era con un airbag quando la valanga ha colpito.
– Inondato di neve, ma ha colpito un albero, dice.
Così finì fatalmente per il turista italiano.
Impegnato con le montagne e la natura
– Aveva una passione per la montagna, come descrive suo padre.
Sui social, Mateo si è presentato con queste parole: “Sono un grande amante della montagna e voglio contribuire alla lotta al cambiamento climatico per continuare a vivere l’incredibile bellezza della natura di montagna”.
Insieme ai suoi compagni di viaggio gestisce un account Instagram «Dichiarazione Con Le Fugas»(Pianifica la tua fuga, custode. NB).
Lì condividono le foto dei viaggi che hanno fatto insieme.
Solo Mateo ha perso la vita nel gruppo, ma altri due nel gruppo itinerante sono rimasti feriti.
Tra loro c’è un 25enne che è in coma all’ospedale di Tromsø.
ha detto la madre del 25enne media italiani Le sue condizioni sono gravi ma stabili.
– Era un bellissimo essere umano
Matteo è stato molto vicino alla sua famiglia, che ora attende il trasferimento della sua salma in Italia, per fissare una data per salutarlo.
– Il suo corpo è stato identificato dai suoi amici, quindi non c’è bisogno di volare in Norvegia, sarebbe inutile, dice il padre.
Tornato a casa in Italia, lascia non solo i suoi genitori e la sorella, ma anche una comunità locale che ora sta soffrendo per la perdita.
Il Sindaco di Vicenza si è rivolto sabato alla popolazione locale, esprimendo le sue condoglianze alla famiglia di Matteo.
Siamo con la famiglia in questo momento di grande dolore. Il sindaco ha detto che sarà ricordato come qualcuno che è stato in grado di coinvolgere i giovani in un modo così straordinario.
Come sottolinea il parroco del paese il suo contributo alla comunità:
– Sapeva essere un amico, amava e si piaceva.
– Era una persona amabile, comprensiva, solare nel senso migliore del termine, che sapeva tirare fuori il meglio di sé e degli altri.
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