venerdì, Novembre 22, 2024

Meloni propone tasse più alte per le società energetiche in Italia

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Ernesto Conti
Ernesto Conti
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Il picco di prezzo preliminare per i clienti energetici italiani è arrivato a settembre, quando 1 megawattora (MWh) è costato 654 euro. Da allora, il prezzo spot è sceso, scambiato a 253 euro per KWh martedì mattina, secondo Trading Economics.

Si tratta ancora di un livello di prezzo senza precedenti storici in Italia e nel resto d’Europa. In confronto, il prezzo spot per 1 MWh in Germania, Francia e Spagna è rispettivamente di 203, 404 e 253 euro per MWh. Come altrove in Europa, i portafogli dei cittadini italiani sono messi a dura prova dai prezzi elevati dell’energia.

La proposta di martedì per il bilancio dello Stato, nota in italiano come Legge di Bilancio, per il 2023 ammonta a 35 miliardi di euro. Lì, il governo italiano propone di modificare la tassazione delle società energetiche per fornire agevolazioni finanziarie alla popolazione e alle imprese del paese, ha riferito La Repubblica.

– La nuova proposta fiscale porterà circa 2,5 miliardi di euro, ha detto Meloni in conferenza stampa dove è stato presentato il bilancio.

La nuova proposta fiscale aumenta la tassa sui super profitti delle compagnie energetiche dal 25 al 35%. Questo aumento dovrebbe durare fino alla metà del 2023. Oggi, il fatturato delle società energetiche è soggetto a un’aliquota fiscale del 25%. Nel nuovo budget cambia la base per l’utile netto delle aziende a causa dell’aumento dei prezzi dell’energia.

Più della metà per sollievo

Dei 35 miliardi di euro di budget, 21 miliardi sono previsti per aiutare le famiglie e le imprese che devono far fronte agli alti prezzi dell’energia. 21 miliardi andranno ad aggiungersi ai circa 75 miliardi già stanziati per l’agevolazione dei prezzi dell’energia per la popolazione italiana.

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Allo stesso tempo, si propone di ridurre il sussidio per il prezzo del carburante da 0,25 euro al litro a 0,25 euro, poiché aumenta la tassazione degli utili e vengono assegnati più fondi ai cittadini.

Oltre a piani per aumentare l’imposta sugli utili e una maggiore assistenza finanziaria alla popolazione, ha proposto, tra gli altri:

  • Prosecuzione dell’aliquota fissa sui redditi fino a 85.000 euro annui, che equivalgono a 900.000 corone norvegesi.
  • Riduzione IVA su articoli di base per bambini.
  • Un aumento del limite di pagamento in contanti da € 2.000 a € 5.000. La Lega, partner di governo della Meloni, ha proposto di aumentare a 10.000 euro il programma del suo partito.
  • Ripresa la costruzione di un ponte tra l’isola di Sicilia e l’Italia continentale.

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