Migliaia di bottiglie di rum dalla Lituania erano in viaggio verso la Cina, ma secondo Taiwan non hanno mai rischiato di entrare nel Paese.
Ora il paese sta condividendo suggerimenti e trucchi sul modo migliore di usare il rum, sia per le bevande che per cucinare, secondo BBC.
Il canale ha riferito che la Lituania ha istituito un’ambasciata non ufficiale a Taiwan l’anno scorso, in un possibile segno di crescenti legami tra i due paesi. Il giorno successivo, la Cina ha declassato le sue relazioni con la Lituania.
lunga lotta
Taiwan, o Repubblica Cinese, come viene chiamata, è in realtà indipendente dal 1949, ma non è riconosciuta come Paese indipendente e non è membro delle Nazioni Unite.
La Cina considera ancora Taiwan parte del suo territorio, il che ha contribuito ad aumentare le pressioni per isolare l’isola dagli altri paesi.
La Taiwan Tobacco and Liquor Corp (TTL), di proprietà statale, afferma di aver acquistato rum lituano dopo che il ministro delle finanze di Taiwan ha detto loro che potrebbe essere fermato al confine con la Cina. TTL pensava di avere motivo di credere che il liquore non sarebbe arrivato in Cina, perché anche le spedizioni di birra erano state interrotte.
TTL e il produttore della sala, MV Group Productions, non hanno commentato la questione.
In un post su Facebook, il National Development Board di Taiwan sta incoraggiando le persone ad acquistare stanze alla fine di gennaio, quando la stanza acquistata sarà disponibile nei negozi.
Condividono anche ricette di cocktail che puoi preparare con il rum e diversi modi per usare il rum nel tuo cibo.
Nel post, chiedono anche alle persone di sostenere la Lituania e di sottolineare che i paesi hanno un tono amichevole, scrive Guardiano.
Nega l’embargo commerciale
La Cina ha negato di interrompere il commercio con la Lituania, il che è una violazione delle regole commerciali globali. Ma l’UE afferma, secondo la BBC, di aver ricevuto conferma dagli Stati membri sulla trattenuta di merci dalla dogana cinese.
Non è la prima volta che la Cina viene accusata di imporre sanzioni commerciali contro altri paesi. Attualmente sono in corso boicottaggi di circa una dozzina di prodotti australiani, tra cui carne di manzo, vino e orzo.
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