Il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato il dispiegamento di “peacekeeper” nell’Ucraina orientale.
Diversi media hanno riferito del dispiegamento delle truppe, comprese le agenzie di stampa Reuters, Agence France-Presse e The Associated Press.
Una cosiddetta “missione di pace” è in corso nelle regioni controllate dai ribelli di Luhansk e Donetsk nell’Ucraina orientale, che Putin ha riconosciuto lunedì come stati indipendenti.
I separatisti filo-russi governano le regioni dell’Ucraina dal 2014. Non è chiaro se le forze russe si spingeranno ulteriormente nelle aree controllate dall’Ucraina.
Il riconoscimento da parte della Russia delle regioni come indipendenti non significa che la Russia controllerà quelle regioni. Tuttavia, è probabile che il riconoscimento porti a una significativa escalation della situazione nella regione.
– grave battuta d’arresto
Il primo ministro Jonas Gahr Store (Laburista) ha detto a Dagbladet che il riconoscimento da parte della Russia di Luhansk e Donetsk rappresenta una grave battuta d’arresto nella ricerca di una soluzione politica al conflitto tra Ucraina e Russia.
– Si tratta di un’escalation del conflitto e il tono del discorso del presidente Putin aumenta la possibilità di un’escalation militare. Il presidente russo sta facendo del suo meglio per abbandonare l’integrità dell’Ucraina come stato indipendente e, con un così forte accumulo militare al confine, sta portando a profonde turbolenze.
Il Primo Ministro assicura che la Norvegia risponderà con i nostri partner europei.
Dov’è l’adulto nella stanza?
È molto importante avere una reazione chiara che dimostri che questo tipo di violazione dei diritti internazionali è grave e inaccettabile.
– pregiudizi
Il ministro degli Esteri Anneken Hoetfeldt ha detto a Dagbladet che la Norvegia condanna la decisione russa di riconoscere le autoproclamate “repubbliche popolari” di Luhansk e Donetsk come stati indipendenti.
– La decisione è un’altra violazione della sovranità dell’Ucraina. La Norvegia ha costantemente sostenuto l’indipendenza e l’integrità territoriale dell’Ucraina entro i confini internazionalmente riconosciuti.
Il primo ministro tedesco Olaf Schulz, il presidente francese Emmanuel Macron e l’americano Joe Biden concordano sul fatto che la decisione della Russia “non rimarrà senza risposta”.
Condannano fermamente la decisione russa e la descrivono come una chiara violazione dell’accordo di Minsk nell’Ucraina orientale, afferma il portavoce del governo tedesco Stephen Hebestreet.
I partner hanno concordato di non abbandonare l’impegno per l’integrità territoriale e la sovranità dell’Ucraina, afferma Hebestreet.
“Organizzatore. Fanatico dei social media. Comunicatore generale. Studioso di pancetta. Orgoglioso apripista della cultura pop “.